L´origine del Tiramisù? Che casín…

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Se ne è andata ieri Speranza Bon, e con lei forse la veritá sull´origine del Tiramisù.

Tante le “appropriazioni” sulla nascita di questo dolce tanto rinomato nel mondo: da Siena a Piemonte, fino ad attraversare l´Atlantico, così numerose da arrivare a mettere in discussione pure l´originalità del prodotto. Ma la tesi più accreditata circa l´origine del dolce rimane quella veneta anzi, trevigiana.

Sarebbe stata Speranza Bon ad ideare la ricetta base del Tiramisù o, quantomeno, a mettere mano certa alla scelta e alla quantità degli ingredienti che lo strutturano. Così scrive oggi il Gazzettino:

Speranza Bon era nata a Farrò di Follina da una famiglia che gestiva un negozio di alimentari (iniziando a lavorare giovane dietro il bancone) e la macelleria a Follina. Passare, per lei, dal mondo dell’alimentazione a quello della ristorazione è stato facile tanto da aprire, negli anni Cinquanta, a Pieve di Soligo, la “Locanda Alla Posta” (che oggi non esiste più) dove il primo cuoco fu un certo Lino salito poi alla ribalta con la “Locanda da Lino”.
      Da Pieve di Soligo Speranza Bon nel 1956 giunse a Treviso dando vita al mitico ristorante “Al Camin”, alle Stiore, altro ambiente che non c’è più, per passare poi, dalla parte opposta della strada Ovest, all’albergo ristorante Al Fogher oggi gestito dal figlio Gianni. E “Al Camin”, fucina di vari cuochi e dove iniziò a lavorare un altro mito della ristorazione come Celeste Tonon, Speranza Bon creò la ricetta del dolce “Coppa Imperiale”, e che Ada Campeol delle Beccherie tramutò in “Tiramisù” tanto da giocarsi la maternità del gustosissimo dessert.

Tutto bene, anche se rimane pure aperta la strada del “dolce del peccato”, nato nei casini di Treviso, quindi difficilmente rintracciabile nei trattati di gastronomia.

Sabato l´ultimo saluto a Gigi

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gigi_vescovi1La commozione è molta a Treviso, ma non solo. Per questo ritorno sulla scomparsa di Gigi Vescovi. Visti i numerosi contatti in Internet (su Facebook sono addirittura sorti due gruppi in suo ricordo), volevo comunicare a tutti che il funerale si svolgerá a Caravaggio (Bergamo), cittá natale del noto barman e gestore di locali di successo. La cerimonia funebre si svolgerá sabato 14 marzo, alle ore 14.00. A Treviso gli amici piú cari si stanno organizzando con un pullman per presenziare all´appuntamento, e la cosa rende loro merito.

Ancora ciao Gigi.

Ciao Gigi

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gigi_vescovi Treviso non è piú la stessa da un bel pezzo, purtroppo.

Ma tutti quelli che hanno respirato l´aria della Treviso giovane, pura, sincera e stramaledettamente figlia di buona donna, da ieri vivono un ulteriore vuoto.

Ciao Gigi, tutti noi ti dobbiamo molto, e Treviso ti deve ancora di piú.

Benvenuti al Park Europa di Strasburgo

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park
Ai tempi della cosiddetta prima Repubblica le segreterie dei partiti, quale buonauscita o facile via di fuga, offrivano ad amministratori e politici in scadenza di mandato seggiole e cariche presso aziende municipalizzate, consorzi, enti pubblici e carrozzoni parastatali.

Ora, se il personaggio da ricompensare ha onorato al meglio il proprio incarico, ma al contempo è divenuto scomodo o “pesante”, non c´è di meglio che metterlo in lista alle Europee, e spedirlo a Strasburgo.

E questo è quello che sta accadendo a Treviso, dove la Lega Nord ha avanzato la proposta – attraverso il senatore Piergiorgio Stiffoni – di offrire un posto al parlamento europeo a Giancarlo Gentilini, le cui note uscite su zingari ed extracomunitari – ma anche su alcuni provvedimenti del governo in materia di fisco e sicurezza – rimbombano troppo al di fuori dei confini locali, mettendo in difficoltá la Lega nell´aggiustarsi il nuovo doppio petto agli occhi degli italiani.

parlamento-europeo

Ora, non entro nel merito del dibattito politico trevigiano: soprattutto non voglio difendere o accusare Gentilini, basta avere una sufficiente cognizione della lingua italiana per giudicare il suo pensiero. Il problema è capire quale alta e nobile considerazione hanno i politici italiani del ruolo del parlamento europeo. Il tutto sembra ricondurre Strasburgo ad un parcheggio, dove far accomodare personaggi non piú in grado di soddisfare i desideri dei partiti. Lasciarli lí, tanto son ben pagati, e di loro la stampa non se ne occupa con assiduitá. La Lega Nord non sembra essere nuova a questa logica, basti pensare che Mario Borghezio e Francesco Speroni son da tempo lí “parcheggiati”, ma pure altri partiti non sembrano essere di meno.

Da qui alla prossima scadenza elettorale ne leggeremo e sentiremo delle belle: il ruolo e l´importanza dell´Unione Europea, i vantaggi per i cittadini, e via discorrendo. Tanti, troppi, ci prenderanno in giro come al solito. Cerchiamo di capire tutti quali sono quelli che andranno in Europa per lavorare, e non per essere parcheggiati in box di lusso.

Il “modello tedesco” (dell´alcol e del divertirsi)

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Si è svolta lo scorso fine settimana a Treviso l´Ombralonga, rinomato tour di osterie e di pubbliche bevute per le vie del centro che tante polemiche ha suscitato nel Nordest. A fine manifestazione un giovane padovano ha perso la vita in maniera del tutto assurda, non in automobile, bensí attendendo un treno che lo riportasse a casa.

Sembra che una manifestazione del genere non si riproporrá piú, almeno non nei termini in cui si è fin qui svolta.

Sull´argomento ieri il Corriere del Veneto, dorso locale del Corriere della Sera, ha pubblicato un mio intervento, che riporto qui di seguito.

I tedeschi che ogni anno affollano l´Oktoberfest, quelli con i pancioni dilatati da galletti allo spiedo, quelli dal fantozziano “rutto libero” (ad un esponente leghista l´accostamento costó la poltrona da sottosegretario al Turismo), cos´hanno di diverso dalle orde barbariche che partecipano all´Ombralonga? Ecco cosa salva la secolare tradizione bavarese dalla giovane – e incosciente, come succede a troppi giovani – manifestazione trevigiana. Altro

Delitto al ristorante cinese

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La locandina del film

La locandina del film

Titolo scontatissimo (ma la tentazione era forte, lo ammetto) per descrivere un fatto purtroppo realmente accaduto a Treviso.

Nessuna traccia invece di Tomas Milian, o di una reincarnazione di Bombolo. Peccato.